Grandi disegnatori di caratteri
Antonio Blado è un tipografo originario di Cremona, anzi del cremonese, vissuto a Roma, 1490-1567. A Roma gestisce una tipografia in Campo de’ Fiori. Acquista i punzoni di un carattere che dicono disegnato da Ludovico Arrighi, tipi che ispirarono il famoso Corsivo Cancelleresco fuso dalla Monotype Corporation nel 1923. Sulla seconda copertina di Serigrafia si trovano alcune note tecniche che riteniarno di non secondaria importanza. La lettera B è stata tracciata, con un pennello giapponese da calligrafia, su carta di riso. La lettera J, iniziate di Jenson, è disegnata con un Marker a punta quadra su patinata opaca. La M, di Aldo Manuzio, è il segno lasciato, da un vecchio pennello di setola dura intinto nella tempera asciutta, su carta da disegno liscia. Veniamo a Aldo Manuzio, per intenderci Aldo Senior. Capostipite di una grande famiglia di tipografi, editori, umanisti, letterati, uomini di cultura molto dissimili da certi editori contemporanei. Nasce a Sermoneta nel 1449, muore a Venezia nel 1515. Studia con Pico della Mirandola del quale rimane amico, è detto anche Aldo Manuzio Pio, non per devozione bensì dal nome della famiglia dove fu precettore. Ogni enciclopedia è zeppa di notizie sulla sua vita, ricordiamo che il suo corsivo cancelleresco detto italico ha generato la definizione «italic» che si applica, in lingua inglese, ad ogni carattere corsivo.
(testo originale apparso in Serigrafia n.29** – giugno 90)