Serigrafia 21/22

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La copertina vista dal grafico…
Sebbene i miei primi incontri con la serigrafia risalgano ad alcuni anni fa, quando casualmente mi soffermavo a considerare i manifesti fluorescenti allora in voga, la mia vera approfondita conoscenza di questo sistema è alquanto più recente, e preciso fu proprio determinata da questa rivista, che arrivò direttamente sul mio tavolo di lavoro. Ricordo di aver immediatamente avvertito una sensazione nuova, mai provata dinnanzi ad altri generi di stampati: la gustosa sensazione di vedere riprodotti in tutta freschezza i segni più violenti e in tutta libertà i colori come li può prevedere l’artista. Ecco perchè ho ceduto ora alla tentazione della «tinta piatta», genere in cui la serigrafìa non mi sembra tema rivali, ed al piacere della pennellata spessa, plastica, che solo la matrice e l’inchiostro serigrafico conservano nel suo materiale spessore. Nel pensare questa copertina ho sentito poi come la serigrafia esalti l’attimo dell’invenzione pittorica e questo effetto di plasticità mi sembra possa al meglio sottolineare il senso di ansia e di aspirazione contrastata cui tende la figura.
Le screziature fra ombre e luci a colori sono perfettamente fedeli all’originale, tanto da accreditare le mani felici di quei serigrafi nostrani che hanno eseguito le matrici con tanta bravura!
Altri effetti potevano essere ottenuti con particolari accorgimenti di stampa, cui mi è stato concesso di assistere. In special modo quello di “gocciolatura”, ottenuto a titolo sperimentale dal serigrafo sulla figura con l’impiego di inchiostri trasparenti e coprenti molto diluiti. La tiratura della rivista non consentiva purtroppo il passaggio della racla in maniera tanto lenta, quanto era necessario per ottenere questo risultato. Forse con queste
“rivelazioni”, commetto un’indiscrezione nei confronti dell’ottimo stampatore, ma la serigrafia ha degli attributi tali che tutti i pittori, i grafici, i pubblicitari, gli stampatori, dovrebbero conoscerla a fondo nei suoi segreti, per trarre tutto il senso di improvvisazione feconda ed entusiasmante di cui questo sistema è carico. E i serigrafi… compiacersi di questa conoscenza!
Più che in ogni altro sistema, tengo a sottolineare infine l’affiatamento sul lavoro che si viene ad instaurare fra il grafico bozzettista e lo stampatore, collaborazione di efficacia eccezionale per il risultato della riproduzione.
Emilio Uberti

… vista dal serigrafo
Il bozzetto si adatta molto bene alla esaltazione delle possibilità della serigrafia: zone di intensa cromaticità e buone possibilità di realizzazione. Di un certo impegno il registro lungo il margine della figura. La selezione dei colori e la preparazione delle varie matrici sono tutte effettuate con metodo manuale ad intaglio. Le matrici sono state quindi ritoccate a pennello sulla seta. Tutte le screziature previste dall’originale sono state lavorate a mano, cercando di evitare il taglio netto e conservare nella matrice la spontaneità e la freschezza del tono pittorico dell’artista. Il metodo normale per tale realizzazione in definitiva si rivela come il migliore, perché non solo è praticamente il più sbrigativo, ma anche il meno costoso rispetto alle normali matrici fotografiche.
Per ottenere il perfetto registro le singole matrici, successive alla prima, sono state definite in base al risultato della stampa del colore e dei colori precedenti. Cioè la matrice del secondo colore è stata effettuata con riferimento, oltre che all’originale, alle copie di stampa del primo colore. In tal modo, per quanto l’umidità arrivi sempre, la sua influenza resta limitata: si viene infatti a lavorare su carta già stabilizzata dopo l’essiccazione del precedente colore. Inoltre, tirate le prime copie, si può procedere ad altre eventuali correzioni di rifinitura.
La progressiva di stampa è stata così prevista:
1” rosso,
2″ grigio chiaro,
3″ grigio scuro,
4″ marrone,
5” nero.
L’intensità del nero è determinante per la più limpida definizione della figura. Un’aggiunta di effetto nelle ombre ottenute in stampa è data dal ‘ombra dell’occhio: marrone sopra il rosso.
Come si nota, il testo relativo alle indicazioni della rivista è stampato in tipo. Si poteva certo fare con ottimo risultato anche in serigrafia, ma ci si è voluti attenere alla convenienza e alla rapidità di esecuzione (niente copia su trasparente e matrice fotografica) dando così un esempio di buona combinazione di stampa tipo e serigrafica. La stampa in tipo è stata effettuata in platina a copertina già stampata in serigrafia, senza con ciò danneggiare per pressione o sporchi, come si può controllare.
PAS Pubblicità Artistica Serigrafica – Caronno Pertusella, Varese
(testo originale apparso in Serigrafia n.21 – giugno 60)
Serigrafia Emilio Uberti 21/22