Nato a Milano nel 1925, Giancarlo Iliprandi ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Brera diplomandosi in pittura nel ’49 ed in scenografia nel ’53. Ha Iniziato ad occuparsi di grafica professionalmente dal 1955, collaborando con l’Ufficio Pubblicità della Rinascente, del quale è tuttora consulente. Presta la sua opera anche presso altre ditte di importanza nazionale, quali la RAI e la Pirelli. E’ Art Director della rivista Scinautico, consulente artistico degli Eredi Treccani per la stampa della Bibbia di Borso d’Este, membro dell’ADI, Associazione Disegno Industriale, e insegnante di Cultura Grafica al Corso per assistenti grafici della Società Umanitaria in Milano.
La copertina vista dal grafico…
Progettare una copertina in Serigrafia, oltre che un impegno professionale, è per me un sincero piacere. La scelta del supporto, gli accostamenti cromatici, la sovrapposizione di stampa, la possibilità di unione di tecniche differenti fuse tra loro dalla materia tattile di questo nuovo mezzo di stampa, sono veramente un incentivo alle possibilità creative. Per questa copertina dedicata ai campionati del mondo di calcio ho potuto usare, appunto grazie alla serigrafia, il tratto pieno, la fotografia elaborata, il tratto fino, il carattere tipografico, sovrapponendo liberamente i singoli elementi su di un cartoncino colorato.
Giancarlo Iliprandi
… vista dal serigrafo
Chiunque avrà potuto facilmente osservare che le copertine di questa rivista tendono sempre a dimostrare un’applicazione particolare della serigrafia. Con l’intelligente interpretazione del grafico, abbiamo cercato qui di risolvere il problema dell’impiego delle foto bruciate per ottenere l’effetto della mezzatinta. Si è trovata una forma di compromesso tecnico, ricorrendo al mestiere litografico per “aiutare” il punto del retino e (sempre più spesso le cognizioni di un sistema di stampa ne sorreggono un altro) si può far osservare anche che il sostegno del colore è stato ottenuto secondo i principi della trama rotocalco. L’effetto complessivo è da vedersi, anzi godersi, sia per merito della scelta della carta, che delle combinazioni di colore; queste ultime di moda, quali le richiedeva un soggetto di attualità. Applicazioni di questo livello mettono in rilievo purtroppo come e quanto il serigrafo sia quotidianamente distratto dalla sua attività artistica per i lavori commerciali più comuni.
E. Barrera
(testo originale apparso in Serigrafia n.28 – maggio 62)