Serigrafia 32

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La copertina vista dal grafico…
La grande città che si presenta per la prima volta agli occhi del provinciale è un complesso dinamico dominato da una caotica geometria. Da un lato un rigido geometrismo lineare divide e spezzetta lo spazio in misteriose e fitte suddivisioni: le gru, i cavi, le rotaie, le pipe line, le impalcature, i pali, le piante topografiche; dall’altro enormi masse incombono in una mobile plasticità di vuoti e di pieni: i grattacieli, i canyon delle strade, il gigantismo delle insegne. E tutto è in movimento: file di automobili, fughe di finestre, incrociarsi di prospettive.
Qualche anno fa quel provinciale ero io, ed ho voluto con questa copertina rendere omaggio a Milano, vista con gli occhi di allora.
Nella esecuzione ho cercato di non perdere di vista uno dei più rappresentativi ed esclusivi pregi della serigrafia, e cioè la perfetta coprenza del colore, e mi sono limitato al bianco e nero su fondo colorato per non rendere chiassosa una composizione sufficientemente vivace nel disegno.
Ferruccio Alessandri

… vista dal serigrafo
Idea, supporto e colori: questi, si dice siano i tre requisiti essenziali per ottenere una copertina perfetta. Noi, vogliamo aggiungerne un quarto: stampa serigrafica.
Con essa la copertina si personalizza – l’idea acquista la possibilità di esprimersi nella sua forma più libera e genuina – il supporto diventa parte integrante dell’insieme – i colori parlano perché riescono a dare alla grafia dell’idea una terza dimensione moltiplicando l’efficacia del richiamo.
Originalità, bellezza calligrafica, stile e semplicità di realizzazione si fondono insieme con risultati davvero sorprendenti. Le possibilità più belle dell’arte serigrafica non sono state ancora completamente scoperte, ma attraverso questa ed altre realizzazioni s’intravvedono senza ombra di dubbio.
Claudio Baldassarri
(testo originale apparso in Serigrafia n.32 – giugno 63)
Serigrafia Ferruccio Alessandri 1961