Serigrafia 37

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La copertina vista dal grafico…
Questa copertina non l’ho creata per mettere in difficoltà il serigrafo, ma, semplicemente, per illustrare come avviene la stampa serigrafica. Spero, con un’unica idea sostenuta da una composizione di colori, di esserci riuscito. Conoscendolo, ci si può rendere conto della simpatica versatilità del quarto sistema di stampa, veramente straordinaria; non vi è materiale, di qualsiasi forma, genere e spessore, che non si possa stampare: per la serigrafia, infatti, non vi sono praticamente problemi di supporti inaccessibili. Piuttosto vi è tanta speranza di riscuotere anche in Italia la popolarità già raggiunta in altri paesi, attraverso la collaborazione di tutti coloro che sono in grado di apportare il loro contributo per aumentare la quantità della produzione migliorando le attrezzature e la qualità.
La serigrafia ha portato nelle Arti Grafiche uno spirito giovanile con ottimi intenti e tante speranze; cerchiamo di non deluderla.
Milo

… vista dal serigrafo
La composizione semplificata del soggetto nelle forme più schematiche, la linea volutamente grafica come esempio di continuità nell’espressione, fanno di questa copertina una sintesi esatta di quello che il bozzettista intende dimostrare. Il tutto è elegantemente sottolineato dall’accostamento di colori semplici, che vengono messi in rilievo dal tono viola e dal contrasto dell’inchiostro lucido nero, sulle tinte opache. La copertina nera richiede, per non cadere nei colori abitualmente usati, una notevole sensibilità, che, a mio parere, è stata raggiunta senza mettere in difficoltà lo stampatore.
Michele Capelli
(testo originale apparso in Serigrafia n.37 – giugno 64)
Serigrafia Camillo Scardassa - Milo 1962