Serigrafia 46

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ARTIFICIO SERIGRAFICO
Arte e artificiale hanno la stessa radice; ed evidentemente non a caso, poiché l’arte in sostanza è in stretto nesso con tutti i fenomeni determinati dalla volontà dell’uomo e quindi dalla sua mano. Questo presupposto può darci chiarezza sulla funzione e significato della copertina di questo numero – disegnata da Franco Grignani – in cui la Serigrafia ci offre un esempio di insuperabile applicazione. Il nostro sistema di stampa, in modo speciale concorre qui all’ espressione del disegno seriale, a soddisfare esigenze pratiche di fare, così da non vedere soltanto lo spazio come struttura fissa, ma come insieme di funzioni: distanza da superare, disposizione con un certo ordine, rapporto con il fine.
Gli aspetti vari del modulo su uno «spazio simultaneo» determinano l’entrata dell’osservatore nella sfera di determinate sensazioni di eccitamento dinamico, dentro una realtà storica e sociale.
Il segno di timbro-colore dosabile con cui si attua la quantità pura della riproduzione seriate, è serigrafico: un segno che oggi tende a redimerci dal materialismo della produzione industriale.
(testo originale apparso in Serigrafia n.46 – dicembre 65)
Serigrafia 46 Franco Grignani 1964