Dallo studio per la carta da imballo per la Rinascente, Natale 1965, è derivata la copertina di questo numero. La progettazione è iniziata con vari studi di modulazione di tondi, accostati dapprima secondo semplici valori decrescenti ed in seguito, con una ordinazione diversa, la quale accentuasse un determinato effetto radiale, ritenuto particolarmente natalizio. Gli studi, dei quali riportiamo uno schema conclusivo, si svolgevano su un quarto del disegno base, avente sviluppo quadrato; questi quadrati montati fotograficamente, rifotografati, riprodotti secondo varie dimensioni proposte, accostati tenendo conto di nuovi schemi di impianto indicanti nuove soluzioni, formavano un disegno continuo, adatto per la stampa in bobina. Nascevano così le proposte per la carta da imballo; dal progetto prescelto sono derivate, successivamente, le varie applicazioni del simbolo. Nella copertina si nota una maggiore dinamicità del disegno applicato in senso diagonale, accentuata successivamente, in altre applicazioni, dall’uso del negativo. La carta venne realizzata, a tondi rossi su fondo verde ed a tondi argento su fondo bianco, stampa in rotocalco.
UN NATALE OP
Un anno fa, nelle medesime giornate di afa estiva, l’Ufficio Pubblicità de la Rinascente era impegnato come ogni anno nello studio e nella realizzazione dei progetti relativi al Natale 1965; progetti che dal punto di vista grafico, per particolare aderenza ad una tematica di attualità, e per una precisa coerenza nello sviluppo di tutta una linea, possono ritenersi esemplari pure nella produzione ad alto livello che caratterizza da anni la comunicazione visiva, alla quale questa Società affida informazione e persuasione. Crediamo cosa utile riportare su queste pagine alcuni dei temi affrontati e svolti non solo per una coincidenza di carattere temporale, ma per far risaltare questa unità nel design che forse ai più sarà sfuggita, durante una affrettata visita al grande magazzino, in un periodo di tale confusione, e, soprattutto, per l’ottimo uso della stampa serigrafica impiegata da Gregorietti ed Iliprandi per realizzare un manifesto assolutamente nuovo nella sua concezione tecnica.
(testo originale apparso in Serigrafia n.49 – giugno 66)