Ad Aristide Drusiani – in arte Ary – si deve la progettazione grafica e l’immagine delle copertine dei primi tre numeri (ottobre e dicembre 1956, marzo 1957). I soggetti non hanno una particolare valenza artistica ma furono concepiti per mettere in risalto le potenzialità del sistema di stampa serigrafico, in primis la forza cromatica e la coprenza degli inchiostri. Nello specifico, la copertina del numero 2 è stata stampata a 4 colori (verde, bianco, rosso, oro per la testata e le scritte) e in più è stato utilizzato il floccaggio (stampa in serigrafia di una colla e poi apporto di polvere, in questo caso nera) per conferire tattilità vellutata al gallo.