Grandi disegnatori di caratteri
Nicolas Jenson, quello della nostra prima Serigrafia, tipografo-editore nonché incisore di caratteri, nato a Sommevoire nel 1420 morto a Venezia nel 1480, è il più vecchio del gruppo. Apprende la professione a Magonza nel 1458 dove viene inviato dal Re di Francia Carlo Settimo detto il Vittorioso.
Anche i profani, mi auguro, ricordano l’anno 1490 nella stessa città. Alla morte di Carlo è costretto ad emigrare a Venezia dove incide non un gotico, come si usava allora, bensì uno stupendo Romano tondo, disegnato con criteri moderni. Quelli che lo accusano di spionaggio industriale, evidentemente, non si rendono conto della ricerca che ha preceduto la sperimentazione. Jenson è un tipografo europeo, che si è formato in Francia, si è perfezionato in Germania, ha operato in Italia.
Il suo carattere in corpo 14, imitato per secoli, è il modello degli Elzevir intesi come famiglia divenuta famosa per gli Elzeviri. Che non sono unicamente il corsivo di terza pagina.
Dei caratteri di Jenson si disse che non affaticano gli occhi, anzi li aiutano nella lettura. Raccomandazione da trasmettere ai grafici di oggi, massime a quelli di scuola straniera che con malinteso virtuosismo usano le linee come puro tratteggio. Alla sua morte le macchine tipografiche ed i punzoni passarono ad Aldo Manuzio.
Ci conforta sapere che tante cosiddette opere grafiche attuali finiranno al macero producendo, si spera, ottima carta riciclata.
(testo originale apparso in Serigrafia n.28** – aprile 90)