JAZZ-COLORE
Un fondo arancione, un’orchestra jazz e delle onde viola, bastano a dar realtà a delle note che si allargano e ci toccano; riflettono la concretezza, il ritmo frenetico, la natura frammentata, dilagante della nostra vita, come la vivono milioni di persone nelle grandi città.
Questo effetto di immediata percezione esterna-interna è raggiunto nella copertina di Franco Grignani, poiché le rifrazioni dei colori (arancio-viola) assumono valore di fatti polifonici, ove il timbro cromatico svolge un’azione di contrappunto. Dall’accostamento dei due toni scaturiscono le onde che colpiscono la nostra retina, e ciò in proporzione diretta all’intensità dei pigmenti e del contrasto. In piena attualità di studio, si stanno scoprendo questi aspetti «disturbo-visivi» e si tende alla loro applicazione nel campo delle comunicazioni. Sono nati con l’optical-art, e per essi è in corso in America il più intenso sforzo di ricerca applicata: scuole, scienziati, persuasori, artisti, sono impegnati a trovare le basi teoriche per decisioni e scelte di forme emblematiche e simboliche dei segni-comando. Il colore serigrafico, come si dimostra qui, è un potente elemento per l’affermazione pratica di questa ricerca.
(testo originale apparso in Serigrafia n.42 – aprile 65)